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Giurisprudenza Avvocati (al 31/3/2020)

   

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Giurisprudenza Avvocati (31/3/2020)

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Avvocato non iscritto nell’apposito elenco: il cliente ammesso al gratuito patrocinio paga l’onorario
Cassazione civile, sez. VI-2, ordinanza 2 marzo 2020, n. 5710Il cliente, che, sebbene ammesso al beneficio del patrocinio a spese dello Stato, abbia preferito avvalersi delle prestazioni professionali di un avvocato non iscritto nell’apposito elenco, è tenuto al pagamento dei relativi compensi.

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Patrocinio infedele dell’avvocato: va provato il nocumento agli interessi del cliente
Cassazione penale, sezione VI, sentenza 13 febbraio 2020, n. 5764
In tema di reati contro l’attività giudiziaria, il delitto di patrocinio o consulenza infedele non e' integrato dalla sola infedelta' ai doveri professionali, occorrendo la verificazione di un nocumento agli interessi della parte che, quale conseguenza della violazione dei doveri professionali, rappresenta l'evento del reato. Ne consegue che non è sufficiente per ritenere integrato il reato di cui all’art. 380, c.p., il mancato apprestamento di una struttura idonea, quanto meno astrattamente, al raggiungimento del risultato

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Avvocati: la determinazione della sanzione adeguata costituisce tipico apprezzamento di merito, insindacabile in sede di legittimità
Cass. S.U. 24/1/2020 n. 1609
In tema di procedimento disciplinare a carico degli avvocati, la determinazione della sanzione adeguata costituisce tipico apprezzamento di merito, insindacabile in sede di legittimità.

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Liquidazione delle spese di lite relative ad azione revocatoria
Cassazione civile, sez. III, 13 Febbraio 2020, n. 3697. Pres. Roberta Vivaldi. Est. Tatangelo.
Il valore della causa relativa ad azione revocatoria si determina in base al credito vantato dall'attore, a tutela del quale viene proposta l'azione revocatoria stessa. (massima ufficiale)

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Avvocato: la maggiorazione del compenso per la difesa di più persone non dipende dalla riunione di più processi e il giudice non ha l'obbligo di riconoscerla
Cassazione civile, sez. VI, 4 marzo 2020, n. 6005. Presidente Lombardo. Relatore Oliva.
In tema di maggiorazione del compenso dell'avvocato di cui al D.M. n. 55 del 2014, art. 12, n. 2, la norma prevede che il compenso "può, di regola, essere aumentato per ogni soggetto oltre il primo nella misura del 20 per cento", e ciò anche quando l'aumento del numero delle parti assistite dipenda dalla riunione di diversi procedimenti; ne deriva da un lato che il giudice di merito ha la facoltà, e non l'obbligo, di riconoscere la maggiorazione di cui si discute; e, dall'altro lato, che detta maggiorazione non dipende dalla riunione di più processi, ma piuttosto dal fatto che, anche per effetto della riunione, l'avvocato si trovi a difendere più soggetti nello stesso procedimento.

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Sanzionato con la sospensione l'avvocato che fornisce informazioni non veritiere ai clienti
Corte di Cassazione, sez. Unite Civili, 28 febbraio 2020, n. 5596. Presidente Di Cerbo. Relatore Scoditti.

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Notificazione di atto su istanza di persona diversa dalla parte e dal suo difensore - Consegna all’ufficiale giudiziario dell’atto da notificare – Soggetti legittimati – Delega verbale ad altra persona – Ammissibilità – Fattispecie
Cassazione civile, sez. VI, 04 Febbraio 2020, n. 2415. Pres. Genovese. Est. Di Marzio.
Legittimato a richiedere la notificazione di un atto giudiziario, ai sensi dell'art. 137 c.p.c. e dell'art. 104, comma 2, del d.p.r. n. 1229 del 1959, non è soltanto la parte personalmente ed il suo difensore munito di procura, ma anche qualunque persona da loro incaricata pure verbalmente, purchè non vi sia incertezza assoluta sull'istante e si possa individuare la parte a richiesta della quale la notifica è eseguita. (Nella specie la S. C. ha cassato con rinvio la sentenza di merito che aveva ritenuto inesistente la notificazione di un reclamo, in quanto effettuata su istanza di persona diversa dalla parte e dal suo difensore). (massima ufficiale)

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Avvocati - Onorario - Cliente ammesso al gratuito patrocinio - Legale non iscritto nell’apposito elenco - Conoscenza da parte del cliente - Desumibile da due lettere - Obbligo di pagare il compenso - Sussistenza - Lettera dettata dallo stesso professionista - Irrilevanza.
ordinanza 5710, sezione Sesta - 2 del 02-03-2020
Il cliente ammesso al gratuito patrocinio paga l’onorario dell’avvocato se è consapevole che il legale non è iscritto nell’apposito elenco. È irrilevante, peraltro, che la conoscenza emerga da una lettera dettata dallo stesso professionista perché non significa che il contenuto della missiva sia falso.

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Opposizione allo stato passivo - Compenso professionista - Scioglimento del mandato alle liti per effetto del fallimento - Prosecuzione dell’attività professionale dopo il fallimento - Domanda tardiva di ammissione al passivo del credito per compenso depositata dopo la conclusione del giudizio - Imputabilità del ritardo - Non sussiste.
sentenza 4795, sezione Prima del 24-02-2020 (C.c. art. 2722 ) (C.p.c. artt. 83, 85, 299, 300) (R.d. 16.03.1942, n. 267, artt. 25, 31, 43, 72, 78, 101) (D.lgs. 09.01.2006, n. 5) (D.lgs. 12.09.2007, n. 169)
Il mandato conferito dal fallito in bonis ad un legale si scioglie a seguito del fallimento. Ove il legale prosegua nell’attività difensiva nell’inerzia del curatore e depositi domanda di insinuazione al passivo dopo la conclusione del giudizio la domanda è ultratardiva, ma il ritardo non è imputabile al legale che abbia confidato nella prosecuzione dell’incarico.

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Agenzia Entrate Riscossione - Patrocinio - Avvocato del libero foro - Ricorso per cassazione - Inammissibilità
ordinanza 5767, sezione Sesta - T del 03-03-2020 (D.l. 22.10.2016, n. 193, art. 1) (D.lgs. 18.04.2016, n. 50, art. 4, 17)
Deve dichiararsi inammissibile il ricorso di legittimità proposto dall’Agenzia Entrate Riscossione con il patrocinio di un avvocato del libero foro dal momento che il protocollo d’intesa tra Avvocatura dello Stato e Ader prevede che la prima assuma il patrocinio di Ader nelle «liti innanzi alla Corte di cassazione civile e tributaria» e nella specie non vengono in rilievo «questioni di massima o aventi notevoli riflessi economici», né è stato dedotto e provato che l’avvocatura erariale non sia stata disponibile ad assumere il patrocinio.

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AVVOCATO E PROCURATORE
Oggetto: Contratto d’opera - Gratuità dell’incarico - Prova per testi - Dichiarazione stragiudiziale al terzo a contenuto confessorio - Ammissibilità - Sussiste
ordinanza 5981, sezione Sesta - 2 del 04-03-2020 (C.c. art. 2735)
Deve essere cassata con rinvio la sentenza d’appello che è incorsa nell’errore di non considerare che la prova per testi chiesta dal cliente verteva su dichiarazioni stragiudiziali di natura confessoria rese a terzi dall’avvocato, che rivelerebbero la gratuità dell’incarico difensivo, e per non aver considerato che il fatto che la testimonianza non riguardasse fatti oggettivi ma le dichiarazioni di una delle parti non si traduceva automaticamente in una causa di inammissibilità del mezzo istruttoria, venendo in considerazione solo ai fini del corretto utilizzo delle regole di valutazione della prova stessa, affidata libero apprezzamento del giudice di merito.

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Notificazioni - Nullità - Costituzione in giudizio - Sanatoria - Limiti - Passaggio in giudicato della sentenza.
ordinanza 6164, sezione Terza del 05-03-2020
La nullità della notifica all’avvocato non è sanata con la costituzione in giudizio se si sono verificate decadenze. L’esigenza di non penalizzare il diritto di difesa di chi agisce è irrilevante quando non sono state compiute attività doverose imposte dalla legge.

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Avvocati - Parcella - Contestazione da parte del cliente - Obbligo dell’avvocato di dimostrare l’attività svolta - Sussistenza - Motivi.
sentenza 6734, sezione Seconda del 10-03-2020
L’avvocato deve dimostrare l’attività effettivamente svolta se il cliente contesta la parcella. La presunzione di veridicità della notula è legata all’iscrizione all’albo ma non esonera il professionista dalla prova quando è posta in discussione la fondatezza della domanda.

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Avvocato - Prestazione d’opera professionale - Cliente - Nozione
ordinanza 7037, sezione Sesta - 2 del 12-03-2020 (C.c. art. 2233)
Al fine di individuare il soggetto obbligato a corrispondere il compenso professionale al difensore, occorre distinguere tra rapporto endoprocessuale nascente dal rilascio della procura ad litem e rapporto che si instaura tra il professionista incaricato ed il soggetto che ha conferito l’incarico, il quale può essere anche diverso da colui che ha rilasciato la procura, dovendosi ritenere che il rapporto di prestazione d’opera professionale, la cui esecuzione sia dedotta dal professionista come titolo del diritto al compenso, postula l’avvenuto conferimento del relativo incarico in qualsiasi forma idonea a manifestare inequivocabilmente la volontà di avvalersi della sua attività e della sua opera da parte del cliente convenuto per il pagamento di detto compenso: ne consegue che il cliente del professionista non è necessariamente colui nel cui interesse viene eseguita la prestazione d’opera intellettuale, ma colui che, stipulando il relativo contratto, ha conferito incarico al professionista ed è conseguentemente tenuto al pagamento del corrispettivo.

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Processo telematico - Notificazione via pec - Accettazione del sistema pochi secondi dopo la scadenza del termine - Cambio di giorno - Inammissibilità del ricorso - Sussistenza.
ordinanza 7159, sezione Prima del 13-03-2020
È inammissibile il ricorso anche se la pec risulta accettata pochi secondi dopo la scadenza del termine. Il passaggio di data al giorno successivo blocca infatti qualsiasi ipotesi di recupero della notificazione.

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IRPEF
Oggetto: Manutenzione straordinaria - Ristrutturazione - Avvocato - Studio legale - Immobile - Conduzione o detenzione ad altro titolo - Deducibilità al 5 per cento - Sussiste.
ordinanza 7226, sezione Sesta - T del 13-03-2020 (D.p.r 22.12.1986, n. 917, art. 54)
Devono ritenersi deducibili al 5 per cento e non interamente le spese di manutenzione straordinaria sostenute dall’avvocato per la ristrutturazione dello studio legale a nulla rilevando che il contribuente non sia proprietario ma conduttore dell’immobile o detentore ad altro titolo perché la circostanza che il professionista non sia titolare di diritti reali sul bene non incide sulla disciplina dell’agevolazione.

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Avvocato – Compenso – Maggiorazione – Condizioni – Difesa di più persone
Cassazione civile, sez. VI, 04 Marzo 2020, n. 6005. Pres. Lombardo. Est. Oliva.
In tema di maggiorazione del compenso dell’avvocato di cui al D.M. n. 55 del 2014, art. 12, n. 2, la norma prevede che il compenso "può, di regola, essere aumentato per ogni soggetto oltre il primo nella misura del 20 per cento", e ciò anche quando l’aumento del numero delle parti assistite dipenda dalla riunione di diversi procedimenti; ne deriva da un lato che il giudice di merito ha la facoltà, e non l’obbligo, di riconoscere la maggiorazione di cui si discute; e, dall’altro lato, che detta maggiorazione non dipende dalla riunione di più processi, ma piuttosto dal fatto che, anche per effetto della riunione, l’avvocato si trovi a difendere più soggetti nello stesso procedimento.

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Stranieri - Espulsione - Provvedimento di accompagnamento alla frontiera - Udienza di convalida - Omesso avviso al difensore di fiducia - Nullità del provvedimento - Fondamento
Cassazione civile, sez. I, 24 Febbraio 2020, n. 4806. Pres. Magda Cristiano. Est. Irene Scordamiglia.
L'omesso avviso al difensore di fiducia dello straniero espulso con decreto prefettizio della fissazione dell'udienza di convalida dell'ordine del questore di accompagnamento alla frontiera, determina la nullità del relativo decreto di convalida, dovendosi così interpretare il disposto dell'art. 13, comma 5 bis, del d.lgs. n. 286 del 1998, come modificato dall'art. 1, comma 1, del d.l. n. 241 del 2004, conv. con modif. dalla l. n. 271 del 2004, a seguito della pronuncia della Corte costituzionale n. 222 del 2004, poiché tale norma, nello stabilire che il destinatario del provvedimento di accompagnamento alla frontiera ha diritto di essere tempestivamente informato dell'udienza di convalida e di farsi assistere da un difensore di fiducia, va interpretata, alla luce dei principi espressi dalla Corte costituzionale, nel senso che l'effettività del diritto di difesa può essere assicurata solo se l'assistenza tecnica non si riduce all'adempimento di una mera formalità, ma rappresenta lo strumento per assicurare il rispetto dei principi del giusto processo. (massima ufficiale)

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Legittimo impedimento dell’avvocato: non si può invocare la privacy, va indicata la patologia
Cassazione penale, sezione V, sentenza 2 marzo 2020, n. 8415
Pronunciandosi su un ricorso proposto avverso la sentenza con cui la Corte d’appello, nel confermare la sentenza di primo grado, aveva condannato un soggetto per il reato di furto aggravato, la Corte di Cassazione (sentenza 2 marzo 2020, n. 8415) – nel disattendere la tesi difensiva secondo cui erroneamente il giudice di merito aveva rigettato l’istanza di rinvio per legittimo impedimento del difensore per ragioni di salute, non essendo specificata nel certificato medico la patologia che impediva al difensore di presenziare in udienza - ha, sul punto, affermato che le disposizioni previste dalla normativa in tema di “privacy” mirano a tutelare il paziente, e non possano essere eccentricamente invocate in tutti i casi in cui sia proprio questi a richiedere la certificazione medica che ne attesti lo stato di salute onde avvalersene per gli usi che liberamente intende fare, quale quello di esibizione in sede giudiziaria per dimostrare il proprio impedimento a comparire in udienza.

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Sospensione temporanea della quarantena per l’avvocato che deve partecipare a udienze già fissate
Tar Campania, sez. V, decreto 20 marzo 2020, n. 433
Viene sospeso, con una misura cautelare monocratica, un atto di diffida e messa in quarantena per 14 giorni per essersi l’interessato allontanato dalla propria abitazione senza giustificato motivo; ciò al solo effetto di consentire al medesimo interessato lo svolgimento di specifiche e documentate attività professionali di difesa in giudizio (due udienze penali già fissate) nei limiti di quanto ad esse necessariamente connesso. Lo stabilisce il Tar Campania, sez. V, decreto 20 marzo 2020, n. 433.

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Inammissibile il ricorso notificato a mezzo PEC oltre la mezzanotte del giorno di scadenza
Cassazione civile, sezione lavoro, ordinanza 13 marzo 2020, n. 7159
Per quanto la regola della scindibilità soggettiva degli effetti della notificazione sia applicabile, a seguito di Corte Cost. n. 75 del 2019, anche alla notifica con modalità telematiche e dunque, a seguito della dichiarazione di illegittimità costituzionale del D.L. 18 ottobre 2012, n. 179, art. 16-septies (conv. con modiche nella L. 17 dicembre 2012, n. 221), essa operi in favore del notificante, occorre pur sempre che la ricevuta di accettazione venga generata dopo le ore 21 ma prima delle ore 24 del giorno rilevante ai fini di causa (Cass. civ., sez. I, ordinanza n. 7159 del 13 marzo 2020).

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CONTRIBUTI ASSICURATIVI
Oggetto: Professionista pensionato che continua a svolgere attività di lavoro autonomo - Gestione separata Inps - Iscrizione - Sussiste
sentenza 7485, sezione Lavoro del 23-03-2020 (D.l. 06.06.2011, n. 98, art. 18) (L. 08.08.1995, n. 335, art. 2)
I pensionati che svolgono attività lavorativa libero-professionale per la quale è prevista l’iscrizione ad un albo devono iscriversi alla gestione separata Inps se non sono tenuti a versare all’ente previdenziale di categoria un contributo che dia luogo alla costituzione di una posizione previdenziale.

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MISURE CAUTELARI REALI
Oggetto: Sequestro preventivo - Tribunale del riesame - Difensore - Astensione - Non sussiste
sentenza 10452, sezione Terza del 23-03-2020 (C.p.p. art. 321 ) (L. 12.06.1990, n. 146, art. 1)
L’articolo 4 del codice di autoregolamentazione delle astensioni dalle udienze degli avvocati, escludendo la possibilità di astenersi nelle udienze «afferenti misure cautelari», si riferisce a tutte le misure cautelari, quindi non solo a quelle personali ma anche a quelle reali come il sequestro preventivo.

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PROCESSO
Oggetto: Soccombenza - Spese di giudizio - Compensazione - Limiti - Motivazione incomprensibile - Ammissibilità - Esclusione.
ordinanza 7489, sezione Sesta - T del 24-03-2020
In materia processuale, la compensazione delle spese di giudizio deve essere annullata se la motivazione è incomprensibile. Infatti, in presenza di una parte risultata totalmente vittoriosa, la deroga al criterio della soccombenza è consentita solo in presenza di gravi ed eccezionali ragioni che devono essere espressamente indicate

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AVVOCATO E PROCURATORE
Oggetto: Sospensione dall’attività - Ascolto dei minori - Requisiti.
sentenza 7530, sezione Unite civili del 25-03-2020
La Cassazione blinda l’ascolto dei minori anche da parte dei difensori. Può infatti essere sospeso l’avvocato che riceve il ragazzo con la madre senza avvertire il padre, unico affidatario.

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DIFENSORE
Oggetto: Domiciliatario - Ricezione dell’atto - Rifiuto - Novella di cui al comma 4 bis dell’articolo 162 Cpp - Sussiste
sentenza 10648, sezione Seconda del 25-03-2020 (C.p.p. art. 161, 162)
Il rifiuto della persona indicata quale domiciliataria, compreso il difensore d’ufficio, di ricevere l’atto rende l’elezione inidonea a perseguire lo scopo cui essa era finalizzata e legittima, il ricorso alla procedura notificatoria mediante consegna dell’atto al difensore, sia esso di fiducia o d’ufficio, a norma dell’articolo 161, comma 4, Cpp anche dopo l’introduzione del comma 4 bis dell’articolo 162 Cpp - secondo cui l’elezione di domicilio presso il difensore d’ufficio non ha effetto se l’autorità che procede non riceve, unitamente alla dichiarazione di elezione, l’assenso del difensore domiciliatario - in quanto, diversamente argomentando, in presenza di un difensore indicato come domiciliatario che non presti l’assenso alla ricezione delle notifiche per conto dell’imputato ed in assenza di una manifestazione di volontà dell’imputato di eleggere o dichiarare domicilio altrove, qualora non si ritenesse possibile accedere alla procedura di cui all’articolo 161, comma 4, Cpp il procedimento entrerebbe in una situazione di stallo.

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Giudice - Istanza di ricusazione - Presentata dal difensore - In assenza di procura speciale - Inammissibilità - Motivi.
ordinanza 10653, sezione Sesta del 26-03-2020 (C.p.p. art. 37, 610)
È inammissibile l’istanza di ricusazione del giudice presentata dal difensore dell’imputato senza procura speciale. La domanda rientra, infatti, tra gli atti personalissimi che possono essere compiuti solo dall’interessato o dal legale munito di mandato ad hoc.

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PATTEGGIAMENTO
Oggetto: Avvocati - Spese processuali in caso di patteggiamento - Soglia.
sentenza 10685, sezione Quarta Penale del 27-03-2020 (C.p.p. art. 444)
Le spese legali possono essere salate anche in caso di patteggiamento e, a conti fatti, non devono mai essere liquidate, così come previsto dalla tabella allegata al d.m. 55/2014, al di sotto di 1300 euro.

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Procedimento cautelare - Emergenza COVID-19 - Art. 83, comma 7, lett. H D.L. 18/020 - Trattazione della causa mediante lo scambio ed il deposito in telematico di note scritte e la successiva adozione fuori udienza del provvedimento
Trib. Lecce; dr. Silvestrini 30.3.2020
Quando la ritardata trattazione della causa non appare tale da produrre grave pregiudizio alle parti ed il giudice reputa sufficiente - a consentire il pieno svolgimento del contraddittorio ed a salvaguardare il diritto di difesa - lo svolgimento dell'udienza mediante lo scambio ed il deposito in telematico di note scritte e la successiva adozione fuori udienza del provvedimento, può disporsi che le parti procedano, entro la data dell'udienza, allo scambio e deposito telematico di note scritte contenenti le sole istanze e conclusioni, dopodiché la causa sarà trattenuta in riserva per la decisione, con assegnazione di termine per il deposito telematico di eventuali memorie illustrative e ulteriore termine per eventuali repliche.

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Truffa - Patto di quota lite estorto dal legale - Punibilità - Sussiste.
sentenza 11030, sezione Seconda penale del 01-04-2020 (C.p. art. 640)
Rischia una condanna per truffa l’avvocato che incassa un compenso sproporzionato in virtù di un patto di quota lite fatto firmare in bianco a un cliente che versa in uno stato emotivo di fragilità e instabilità.

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IRAP
Oggetto: Professionista con costi e ricavi alti - Prelievo fiscale - Limiti.
ordinanza 7652, sezione Tributaria del 02-04-2020 (D.lgs. 446/1997)
Il professionista non è tenuto al pagamento dell’Irap solo perché ha costi e ricavi molto elevati. L’amministrazione finanziaria deve aggiungere altri elementi per provare l’autonoma organizzazione.

 
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