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Giurisprudenza Avvocati (al 15/1/2019)

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Giurisprudenza Avvocati (al 15/1/2019)

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Tar Campania, sez. I, ordinanza 25 ottobre 2018, n. 1541

E’ illegittimo l’avviso pubblicato da un Comune campano per la costituzione di un Elenco di Professionisti per il conferimento di incarichi di difesa nel contenzioso tributario che fissi dei compensi non in linea con le tariffe professionali e comunque in contrasto con il principio di equo compenso, applicabile anche alla amministrazioni pubbliche, in particolar modo per il contenzioso di valore fino ad € 500,00, per cui l’onorario è pari a zero. Lo stabilisce il Tar Campania, sez. I, ordinanza 25 ottobre 2018, n. 1541.

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Cassazione Sez. Un. Civili, 28 Settembre 2018, n. 23620. Est. Campanile.
Notificazione della sentenza ad indirizzo tratto da pubblici elenchi - Omissioni del codice fiscale e della dizione "notificazione ai sensi della l. n. 53 del 1994" - Raggiungimento dello scopo - Fattispecie

L'irritualità della notificazione di un atto a mezzo di posta elettronica certificata non ne comporta la nullità se la consegna dello stesso ha comunque prodotto il risultato della sua conoscenza e determinato così il raggiungimento dello scopo legale. (Nella specie, la S.C. ha ritenuto costituisse una mera irregolarità la mancata indicazione, nell'oggetto del messaggio di PEC, della dizione "notificazione ai sensi della legge n. 53 del 1994" e l'inserimento del codice fiscale del soggetto notificante, essendo pacifico tra le parti l'avvenuto perfezionamento della notifica). (massima ufficiale)

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Abusivo esercizio di una professione
Cassazione penale, sezione II, 22 novembre 2018, n. 52619

L'esclusione della punibilità per particolare tenuità del fatto di cui all'art.131-bis c.p. non può essere dichiarata con riferimento al reato di abusivo esercizio di una professione, in quanto tale delitto presuppone una condotta che, in quanto connotata da ripetitività, continuità o, comunque, dalla pluralità degli atti tipici, è di per sé ostativa al riconoscimento della causa di non punibilità (Cass. pen., sez. II, 22 novembre 2018, n. 52619).

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Avvocati – Difesa di più persone con identiche posizioni processuali – Onorari – Divisione per il numero di assistiti – Sussistenza – Applicabilità ai rapporti di soccombenza e a quelli di clientela - Ammissibilità.
ordinanza 29651, sezione Seconda del 16-11-2018

La divisione dell’onorario dell’avvocato per il numero di assistiti vale anche nei rapporti tra professionista e cliente. Infatti la normativa sulla difesa di più persone con la stessa posizione processuale non si applica ai soli rapporti di soccombenza giudiziale.

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DIFENSORE
Oggetto: Legittimo impedimento – Motivi di salute – Avvocato febbricitante – Dibattimento d’appello – Rinvio dell’udienza – Diniego – Annullamento – Necessità – Sussiste
sentenza 52086, sezione seconda del 19-11-2018 (C.p.p. art. 178, 179)

Deve essere cassata con rinvio la sentenza che esclude il legittimo impedimento del difensore per motivi di salute nominandone uno d’ufficio e non rinviando l’udienza, dovendosi ritenere che una discussione svolta dal difensore nel dibattimento di appello può avere un’incidenza sul compiuto esercizio del diritto di difesa dell’imputato assai diversa dal caso in cui il soggetto fisicamente debilitato fosse quest’ultimo, presente solo per assistere alla discussione.

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PROFESSIONI LIBERALI - NOTARIATO
Oggetto: Illecito disciplinare – Prescrizione – Interruzione – Sentenze emesse nel corso del procedimento – Sufficienza – Interesse dell’ordinamento alla prosecuzione dell’illecito – Configurabilità.
sentenza 29906, sezione Seconda del 20-11-2018

La prescrizione dell'illecito disciplinare è interrotta, analogamente a quanto avviene per la prescrizione del reato, da tutte le sentenze emesse nel corso del procedimento, siano esse confermative o modificative dell'entità della pena, posto che in ogni caso ribadiscono l'interesse dell'ordinamento alla persecuzione dell'illecito di carattere disciplinare.

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Sinistro stradale – Assicurazione morosa - Cessione del credito – In favore del legale incaricato del recupero – Nullità – Sussiste
ordinanza 29834, sezione Terza del 20-11-2018 (C.c. art. 1261)

Deve essere dichiarata nulla la cessione del credito vantato dopo il sinistro stradale dall’assicurato nei confronti dell’assicurazione morosa dovendosi ritenere che il credito abbia natura litigiosa benché non sia stata ancora incardinata una controversia davanti all’autorità giudiziaria dovendosi ritenere che la ratio legis dell’articolo 1261 Cc sia diretta ad impedire la speculazione sulle liti da parte dei soggetti in essa contemplati e l’estensione del divieto di cessione è coerente con il cumulo, nella stessa persona, della qualità di cessionario del credito e di legale incaricato del recupero del medesimo in sede giudiziaria.

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Società – Difensore – Nominato dal legale rappresentante imputato del reato presupposto – Giudizi di merito – Annullamento delle sentenze – Sussiste.
sentenza 52470, sezione Seconda del 21-11-2018 (D.Lgs. 08.06.2001, n. 231, art. 39)

Devono essere annullate la sentenze di primo e secondo grado che condannano la società alla sanzione pecuniaria prevista per la responsabilità amministrativa degli enti in quanto il difensore nel processo di primo grado risultano nominato dal legale rappresentante della compagine imputato per il reato presupposto e dunque incompatibile: ne consegue che tutte le attività svolte dal difensore sono inefficaci.

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AVVOCATO E PROCURATORE
Oggetto: Mandato alle liti – Causa persa ab initio – Coltivazione della lite – Tentativo di composizione bonaria – Correttezza professionale – Sussiste
ordinanza 30169, sezione Terza del 22-11-2018 (C.c. art. 2733, 2734)

L’accettazione del mandato a svolgere un’opposizione a decreto ingiuntivo provvisoriamente esecutivo riposta su basi giuridiche pressoché inconsistenti, e la successiva iniziativa processuale di tentare una composizione bonaria della controversia in corso, sono tutte scelte professionali di tipo discrezionale che, valutate ex ante, rientrano nello schema di un comportamento professionale rientrante canone di correttezza professionale richiesta e pretendibile, certamente non iscrivibile nell’ambito di un atteggiamento spericolato q di inerzia, contrastante con l’interesse del cliente.

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RICORSO IN CASSAZIONE
Oggetto: Ricorso nativo digitale - Notificato a controparte a mezzo posta elettronica certificata – Mancata asseverazione di conformità all’originale con attestazione autografa del ricorrente – Disconoscimento di conformità del controricorrente – Sussiste
sentenza 30192, sezione Terza del 22-11-2018 (C.p.c. art. 369)

Nel caso in cui il destinatario della notificazione a mezzo Pec del ricorso nativo digitale depositi il controricorso e disconosca la conformità all’originale della copia analogica informe del ricorso depositata, sarà onere del ricorrente, nei termini anzidetti (sino all’udienza pubblica o all’adunanza di camera di consiglio), depositare l’asseverazione di legge circa la conformità della copia analogica tempestivamente depositata, all’originale notificato. In difetto, il ricorso sarà dichiarato improcedibile.

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Esercizio abusivo professione - Avvocato - Causa di non punibilità - Esclusione - Sussiste.
sentenza 52619, sezione Seconda Penale del 22-11-2018 (C.p. art. 131 bis, 348)

L'esclusione della punibilità per particolare tenuità del fatto di cui all'articolo 131 bis Cp non può essere dichiarata con riferimento al reato di abusivo esercizio di una professione, in quanto tale delitto presuppone una condotta che, in quanto connotata da ripetitività, continuità o, comunque, dalla pluralità degli atti tipici, è di per sé ostativa al riconoscimento della causa di non punibilità.

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DIFENSORE
Oggetto: Difensore d’ufficio – Nomina di avvocato non presente nell’elenco – Nullità – Non sussiste.
sentenza 53402, sezione Quinta del 28-11-2018 (C.p.p. art. 97, 178, 179)

la designazione quale difensore d’ufficio dell’imputato, in sostituzione del difensore di fiducia, regolarmente citato e non comparso, di un avvocato non inserito nell’apposito elenco dei difensori d’ufficio non configura alcuna nullità ai sensi degli articolo 178, lettera c), e 179 Cpp.

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Giudizio di legittimità – Firme digitali – Formati Cades e Pades – Equivalenza – Validità – Sussiste.
sentenza 30927, sezione Seconda del 29-11-2018 (D.m. 21.02.2011, art. 34)

è escluso che le disposizioni vigenti comportino in via esclusiva l'uso della firma digitale in formato Cades, laddove, al contrario il formato PAdES è da ritenersi equivalente ed egualmente ammesso dall'ordinamento, sia pure con differente estensione: ne consegue la piena validità dell'atto processuale - un controricorso con procura speciale e relazione di notifica firmati digitalmente e notificati mediante un rapporto Pec contenente gli estremi identificativi di tre allegati con suffisso Pades, vale a dire sottoscritti con «firma pdf» - e, conseguentemente, della procura alle liti, controfirmate dal difensore con firma digitale in formato Pades, con la consueta estensione “.pdf”.

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SPESE GIUDIZIALI
Oggetto: Parte ammessa al patrocinio a spese dello Stato – Vittoriosa contro amministrazione statale - Liquidazione del compenso al difensore – Istanza - Condizioni.
ordinanza 30876, sezione Sesta Civile del 29-11-2018

Qualora la parte ammessa al patrocinio a spese dello Stato sia vittoriosa in una controversia civile proposta contro un'amministrazione statale, l'onorario e le spese spettanti al difensore vanno liquidati, ai sensi dell'articolo 82 del Dpr. n. 115/02, ovvero, con istanza rivolta al giudice del procedimento, non potendo riferirsi a tale ipotesi l'articolo 133 dello stesso decreto, a norma del quale la condanna alle spese della parte soccombente non ammessa al patrocinio va disposta in favore dello Stato.

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AVVOCATO E PROCURATORE
Oggetto: Avvocati – Procedimento disciplinare - Pignoramenti fondati su titoli già azionati e adempiuti - Radiazione da albo - Sussiste.
sentenza 30868, sezione Unite Civili del 29-11-2018

È radiato dall'albo l'avvocato che con consapevolezza e in modo reiterato esegue pignoramenti nei confronti dell'esponente tutti fondati su titoli già azionati e adempiuti. Il legale ha il dovere di controllare anche perché dispone di tutta la documentazione necessaria per le verifiche del caso

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ATTI GIUDIZIARI
Oggetto: Controversie di valore ad euro 1.033,00 – Esenzione generalizzata – Sussiste.
ordinanza 31278, sezione Tributaria del 04-12-2018 (L. 21.11.1991, n. 374, art. 46) (D.p.r. 26.04.1986, n. 131, art. 37)

Deve ritenersi che l’esenzione prevista dall’articolo 46 della legge 374/91, istitutiva del giudice di pace sisa generalizzata, in deroga al disposto dell’articolo 37 del dpr 131/86, al punto da escludere dal pagamento dell’imposta di registro tutte le sentenze adottate nelle procedure giudiziarie di valore inferiore ad euro 1.033,00, indipendentemente dal grado di giudizio e dall’ufficio giudiziario adito.

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AVVOCATO E PROCURATORE
Oggetto: Versamento di somme in contanti all’amministratore di srl – Società in bonis poi fallita – Rilascio della quietanza da parte del manager – Successiva attività distrattiva compiuta dall’amministratore - Responsabilità professionale – Configurabilità.
ordinanza 31231, sezione Terza del 04-12-2018

L’avvocato non è responsabile se versa all’amministratore i contanti riscossi dal debitore della società prima del fallimento della srl stessa. Il rilascio della quietanza salva infatti il legale dall’accusa di concorso nell’attività distrattiva posta in essere dal manager.

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Posta elettronica certificata – Pluralità di messaggi - Invii strettamente consecutivi - Entro la fine del giorno di scadenza – Sussiste.
sentenza 31474, sezione Prima del 05-12-2018 (D.l. 18.10.2012, n. 17 art. 16 bis) (D.l. 24.06.2014, n. 90, art. 51)

Nei procedimenti che iniziano con ricorso ove la costituzione avvenga mediante l’invio di un messaggio di posta elettronica certificata eccedente la dimensione massima stabilita nelle relative specifiche tecniche il deposito degli atti o dei documenti può sì avvenire mediante gli invii di più messaggi di posta elettronica certificata a patto che gli stessi siano coevi al deposito del ricorso ed eseguiti entro la fine del giorno di scadenza.

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Sanzioni amministrative - Rimborso spese onorario - Nullità della multa - Sussiste.
ordinanza 31385, sezione Sesta civile del 05-12-2018

Se il conducente trasgressore incassa la nullità della multa ha diritto alle spese dell'avvocato.

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NOTIFICAZIONI
Oggetto: Notificazioni e comunicazioni – Comunicazione della sentenza dalla cancelleria – A mezzo fax – Trasmissione con successo - Attestato del cancelliere – Sufficienza – Obbligo del destinatario di fornire la prova del mancato o incompleto ricevimento – Necessità.
ordinanza 31894, sezione Prima del 10-12-2018 (C.p.c. art. 136)

In presenza di una comunicazione di cancelleria eseguita a mezzo telefax, ai sensi dell'articolo 136, terzo comma, del codice di procedura civile, l'attestato del cancelliere, da cui risulti che il messaggio è stato trasmesso con successo al numero di fax corrispondente a quello del destinatario, è sufficiente a far considerare la comunicazione avvenuta, salvo che il destinatario fornisca elementi idonei a fornire la prova del mancato o incompleto ricevimento.

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VIOLAZIONE DEL CODICE DELLA STRADA
Oggetto: Punteggio - Patente - Variazione - Comune - Costituzione in giudizio - Spese di lite - Condizioni.
sentenza 31860, sezione Seconda Civile del 10-12-2018

L'autorità amministrativa che ha emesso il provvedimento sanzionatorio, quando sta in giudizio personalmente o avvalendosi di un funzionario appositamente delegato non può ottenere la condanna dell'opponente, che sia soccombente, al pagamento dei diritti di procuratore e degli onorari di avvocato, difettando le relative qualità nel funzionario amministrativo che sta in giudizio, per cui sono, in tal caso, liquidabili in favore dell'ente le spese, diverse da quelle generali, che abbia concretamente affrontato in quel giudizio e purché risultino da apposita nota.

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Ricusazione e astensione - Grave inimicizia - Presentazione di una denuncia od azioni compiute nell'esercizio dei propri compiti istituzionali - Idoneità a configurare l'obbligo di astensione di un componente di un Consiglio dell'Ordine - Esclusione - Presupposti di tale obbligo - Fattispecie
Cassazione civile, sez. II, 31 Ottobre 2018, n. 27923. Est. Scarpa.

Ai fini della configurabilità dell'obbligo del giudice di astenersi, ai sensi dell'art. 51, n. 3, c.p.c., la "grave inimicizia" del componente di un Consiglio dell'Ordine nei confronti di un incolpato deve essere reciproca e, pertanto, non è sufficiente ad integrarla la mera presentazione di una denuncia o, comunque, di un atto di impulso idoneo a dare inizio ad un procedimento giudiziale, né può, in linea di principio, originare dall'attività consiliare del componente stesso per questioni inerenti all'esercizio della professione, ma deve riferirsi a ragioni private di rancore o di avversione sorte nell'ambito di rapporti estranei ai compiti istituzionali.

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Condanna al pagamento delle spese processuali pronunziata in favore del difensore della controparte dell'obbligato - Interesse all'impugnazione da parte di quest'ultimo, del relativo capo della sentenza - Esclusione
Cassazione civile, sez. II, 29 Novembre 2018, n. 30945. Est. Bellini.

In tema di condanna al pagamento delle spese processuali, il debitore non ha interesse a criticare il relativo capo della sentenza per il solo fatto che tale condanna sia stata pronunciata a favore del difensore della sua controparte, anziché della stessa parte rappresentata dal difensore. L'art. 93 c.p.c., difatti, attiene ai rapporti tra la parte e il suo difensore, onde il rispetto, o meno, di detta disposizione normativa non incide in alcun modo sulla posizione giuridica dell'altra parte che, rimasta soccombente, venga condannata a pagare le spese del giudizio, atteso che la sua situazione processuale non può ritenersi aggravata perché il pagamento è stato disposto direttamente nei confronti del difensore e non della parte personalmente. (massima ufficiale)

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Avvocati extra districtum - notifica
Cassazione Civile, Sez. Lav., sentenza 17 dicembre 2018 n. 32601

A partire dalla data di entrata in vigore della novella agli artt. 125 e 366 c.p.c., introdotta dalla L. 12 novembre 2011, n. 183, art. 25, applicabile ratione temporis, esigenze di coerenza sistematica e d'interpretazione costituzionalmente orientata inducono a ritenere che la domiciliazione ex lege presso la cancelleria dell'autorità giudiziaria, innanzi alla quale è in corso il giudizio, ai sensi del R.D. n. 37 del 1934, art. 82, consegue soltanto ove il difensore, non adempiendo all'obbligo prescritto dall'art. 125 c.p.c., per gli atti di parte e dall'art. 366 c.p.c., specificamente per il giudizio di cassazione, non abbia indicato l'indirizzo di posta elettronica certificata comunicato al proprio ordine. Questo è quanto stabilito dalla Cassazione civile con la sentenza n. 32601/2018.

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AVVOCATO E PROCURATORE
Oggetto: Previdenza e assistenza – Avvocato non iscritto alla Cassa di previdenza – obbligo di iscrizione alla gestione separata dell’Inps – Sussistenza.
sentenza 32167, sezione Lavoro del 12-12-2018

L’avvocato non iscritto alla Cassa ha l’obbligo di segnarsi alla gestione separata dell’Inps. All’espletamento di una duplice attività lavorativa, infatti, devono corrispondere altrettante contribuzioni ciascuna legata al diverso impiego svolto.

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Truffa processuale – Decreto ingiuntivo – Artificio e raggiro – Non sussiste.
sentenza 55430, sezione Seconda del 12-12-2018 (C.p. art. 640)

La condotta di chi, inducendo in errore il giudice in un processo civile o amministrativo mediante artifici o raggiri, ottenga una decisione favorevole non integra il reato di truffa, per difetto dell’elemento costitutivo dell’atto di disposizione patrimoniale, anche quando è riferita all’emissione di un decreto ingiuntivo, poiché quest’ultima attività costituisce esercizio della funzione giurisdizionale.

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AVVOCATO E PROCURATORE
Oggetto: Giudizio disciplinare – Fattispecie.
sentenza 32360, sezione Unite del 13-12-2018 (L. 31.12.2012, n. 247, art. 65)

Deve essere annullata la sentenza pronunciata dal Consiglio nazionale forense nel giudizio disciplinare a carico dell’avvocato che ha dichiarato inammissibile il ricorso dell’incolpato proposto, dopo l’entrata in vigore 2/2014 sul procedimento disciplinare nel termine di trenta giorni e non di venti dalla notifica del provvedimento sanzionatorio emesso dal Consiglio dell’Ordine degli avvocati dovendosi ritenere che la regola transitoria dettata dalla legge 247/12, inibisca l’immediata applicazione delle disposizioni processuali, sino al verificarsi dell’evento assunto come rilevante, cioè sino all’entrata in vigore dei previsti regolamenti.

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AVVOCATO E PROCURATORE
Oggetto: Avvocati – Onorari – Liquidazione da parte del giudice – Al di sotto dei parametri forensi – Esclusione – Prevalenza del Dm 55 del 2014 sul dm 140 del 2012 – Principio di specialità – Sussistenza.
ordinanza 32575, sezione Seconda del 17-12-2018

Il giudice non può liquidare gli onorari di avvocato al di sotto dei parametri forensi. Il decreto ministeriale n. 55 del 2014, infatti, prevale sulle regole stabilite dal Dm 140 del 2012 non solo per motivi cronologici ma anche per il principio di specialità, in quanto detta i criteri ai quali il giudice si deve attenere nel regolare le spese di causa.

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Praticante avvocato – Gestione separata Inps – Iscrizione obbligatoria – Sussiste.
sentenza 32608, sezione Lavoro del 17-12-2018 (L. 08.08.1995, n. 335, art. 2)

Il praticante avvocato non iscritto alla Cassa di previdenza professionale per qualunque motivo viene iscritto d’ufficio dall’Inps alla gestione separata e deve pagare i contributi per il lavoro autonomo svolto nell’anno dovendosi ritenere che la contribuzione integrativa, in quanto non correlata all’obbligo di iscrizione alla Cassa professionale, ed a prescindere dalla individuazione della funzione assolta all’interno del sistema di finanziamento delle attività demandate alla cassa professionale, non attribuisce al lavoratore una copertura assicurativa per gli eventi della vecchiaia, dell’invalidità e della morte in favore dei superstiti per cui non può essere rilevante ai fini di escludere l’obbligo di iscrizione alla gestione separata presso l’Inps.

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AVVOCATO E PROCURATORE
Oggetto: Compenso - Attività modesta - Liquidazione - Via equitativa.
ordinanza 32551, sezione Sesta del 17-12-2018

Quando l'attività dell'avvocato è alquanto modesta è giusto liquidare il compenso in via equitativa.

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PROCESSO
Oggetto: Comune in cui ha sede l’ufficio giudiziario innanzi al quale pende la causa - Domiciliazione ex lege in cancelleria – Non sussiste - Domicilio digitale – Sufficienza – Sussiste.
sentenza 32601, sezione Lavoro del 17-12-2018 (D.l. 24.06.2014, n. 90, art. 52) (D.l. 18.10.2012, n. 179, art. 16 sexies) (R.d. 22.01.1934, n. 37, art. 82) (C.p.c. art. 325, 327, 125)

Se l’avvocato extra districtum ha indicato la Pec, allora tutte le comunicazioni e notificazioni di causa devono essergli fatte a quell’indirizzo e non in cancelleria: la notifica della sentenza, agli effetti del decorso del termine breve d’impugnazione, avrebbe dovuto essere effettuata mediante la Pec indicata dal difensore e non, invece, presso la cancelleria del giudice adito con la conseguenza che, per l’inidoneità della notificazione della sentenza gravata, non risulta decorso il termine d’impugnazione.

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AVVOCATO E PROCURATORE
Oggetto: Deontologia professionale – Sanzione disciplinare – Impugnazione – Malattia del difensore – Istanza di rimessione in termini – Ammissibilità – Non fondatezza della richiesta – Motivi.
sentenza 32725, sezione Unite del 18-12-2018

Va esclusa la rimessione in termini dell’avvocato incolpato che non ha impugnato la sanzione disciplinare a causa della malattia del suo difensore. Lo stato astenia del professionista incaricato non può costituire un’ipotesi di legittimo impedimento perché il legale avrebbe dovuto avvisare il cliente-collega e organizzarsi per non interrompere le attività ordinarie.

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Processo telematico – Ricorso in Cassazione via Pec dopo le 21 – Inammissibilità.
ordinanza 32762, sezione Sesta – L del 19-12-2018 (L. 221/2012)

È inammissibile il ricorso presentato alla Suprema corte se la Pec e dunque la ricevuta di accettazione riportano un orario posteriore alle 21 dell’ultimo giorno utile. I paletti del processo telematico si estendono anche al gravame presentato al Palazzaccio.

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DIFENSORE
Oggetto: Difensore di fiducia – Sostituto – Delega orale – Ammissione alla discussione – Sussiste
sentenza 57832, sezione Seconda del 20-12-2018 (R.D.L. 27.11.1933 n. 1578, art. 9) (L. 31.12.2012, n. 247, art. 14)

Deve ritenersi che il giudice debba ammettere alla discussione il sostituto del difensore di fiducia della parte munito di mera delega orale.

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AVVOCATO E PROCURATORE
Oggetto: Sospensione - Difensore - Notifica atti processuali al cliente - Cancellazione dall'albo - Nullità della notifica - Esclusione.
sentenza 487, sezione Unite Civili del 10-01-2019

E' solo la cancellazione dall'albo a determinare la decadenza del professionista dall'ufficio di procuratore ed avvocato e a far quindi cessare lo jus postulandi, il cui venir meno comporta altresì la perdita da parte del difensore della legittimazione a compiere e ricevere atti processuali per conto del cliente. In mancanza della stessa, non può assumere alcun rilievo la cessazione di fatto dell'attività professionale, la quale, anche quando si traduce nella rinunzia al mandato, non dispensa il difensore dal compito di ricevere la notificazione degli atti e darne notizia ai cliente, in adempimento del dovere di diligenza professionale a lui incombente, a meno che non si sia provveduto alla sua sostituzione con un altro avvocato e la stessa sia stata ritualmente portata a conoscenza delle controparti e dell'ufficio.

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PREVIDENZA E ASSISTENZA
Oggetto: Gestione separata - Avvocato già titolare di pensione - Partita Iva - Iscrizione alla gestione separata - Obbligo - Sussiste.
sentenza 519, sezione Lavoro del 11-01-2019

Il professionista già titolare di pensione che si apre la partita Iva per svolgere attività da cui trae un reddito inferiore ai limiti minimi per l'iscrizione alla cassa previdenziale deve in ogni caso iscriversi alla gestione separata.

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REATI FISCALI
Oggetto: Omessa presentazione della dichiarazione – Indizi raccolti nell’ambito della procedura amministrativa – Senza difensore – Legittimità.
sentenza 1506, sezione Terza Penale del 14-01-2019 (D.lgs. 10.03.2000, n. 74, art. 5)

Sono utilizzabili anche nel processo penale gli elementi raccolti dalla Guardia di finanza ai fini dell’accertamento, senza la presenza di un difensore.

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AVVOCATO E PROCURATORE
Oggetto: Onorari – Rito sommario – Applicabilità – Causa relativa all’an della pretesa – Irrilevanza.
ordinanza 1023, sezione Sesta - 2 del 16-01-2019

Le controversie previste dall'articolo 28 della legge 13 giugno 1942, n. 794, come modificato dall’art. 34 D.Lgs. n. 150/2011, ed a seguito dell'abrogazione degli artt. 29 e 30 legge n. 794/1942, per la liquidazione delle spese, degli onorari e dei diritti nei confronti del proprio cliente da parte dell'avvocato devono essere trattate con la procedura prevista dall'articolo 14 del decreto legislativo 1° settembre 2011, n. 150 anche in ipotesi che la domanda riguardi l'an della pretesa, senza possibilità per il giudice adito di trasformare il rito sommario in rito ordinario o di dichiarare l'inammissibilità della domanda.

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