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Giurisprudenza avvocati 31/3/2022

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Giurisprudenza Avvocati (31/3/2022)

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Avvocati - Onorari professionali - Pagamento del compenso - Richiesta - Eccezione di prescrizione presuntiva - Giuramento decisorio - Necessità.
ordinanza 6727, sezione Seconda del 01-03-2022

In tema di onorari professionali, l’avvocato che chiede il pagamento del compenso può contare solo sul giuramento decisorio se il cliente eccepisce la prescrizione presuntiva del credito. È irrilevante, inoltre, la deposizione testimoniale del collaboratore di studio che sostiene l’avvenuto riconoscimento del debito quando la prescrizione è già maturata.

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SPESE GIUDIZIALI
Oggetto: Condanna - Responsabilità processuale aggravata - Mediazione civile - Mancata partecipazione al procedimento - Conseguenze
ordinanza 6730, sezione Seconda del 01-03-2022 (C.p.c. art. 91, 96) (D.lgs. 04.0.3.2010, n. 28, art. 8, 13)

Deve ritenersi legittima la sentenza che condanna l’originario attore, soccombente nel giudizio d’appello, per responsabilità processuale aggravata oltre che al pagamento delle spese di giudizio, benché il convenuto non abbia partecipato al procedimento di mediazione, dovendosi ritenere che rientri nel potere discrezionale del giudice desumere argomenti di prova dalla mancata partecipazione alla conciliazione mentre la mancata ripetizione delle spese sostenute dalla parte vincitrice è prevista per la sola ipotesi del rifiuto della proposta del mediatore quando il provvedimento che definisce il giudizio corrisponde interamente al contenuto della medesima proposta.

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NOTIFICAZIONI - A mezzo posta elettronica certificata - Ricevuta di avvenuta consegna - Attestazione di conformità - Destinatario - Prova contraria - errori tecnici riferibili al sistema informatizzato - Necessità - Sussiste
ordinanza 6912, sezione Sesta – 3 del 02-03-2022 (L. 21.01.1994, n. 53, art. 3 bis)

In caso di notificazione della sentenza a mezzo posta elettronica certificata, la copia analogica della ricevuta di avvenuta consegna, completa di attestazione di conformità, è idonea a certificare l’avvenuto recapito del messaggio e degli allegati, salva la prova contraria, di cui è onerata la parte che solleva la relativa eccezione, dell’esistenza di errori tecnici riferibili al sistema informatizzato.

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FALLIMENTO
Oggetto: Stato passivo - Credito dell’avvocato - Ammissione al passivo - In via privilegiata - Per singoli gradi di giudizio - - Motivi.
sentenza 6884, sezione Prima del 02-03-2022

Il credito dell’avvocato è ammesso al passivo fallimentare in via privilegiata per singoli gradi di giudizio. Il privilegio, pertanto, può essere riconosciuto solo se riguarda compensi relativi a prestazioni per incarichi che si sono conclusi nell’ultimo biennio del rapporto professionale complessivo.

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Avvocato e procuratore - Due difensori - Parcelle distinte - Unico compenso - Annullamento - Necessità - Fondamento
ordinanza 7030, sezione Sesta - 2 del 03-03-2022 (L. 13.06.1942, n. 794, art. 6) (D.m. 08.04.2004, n. 127, art. 7)

Deve essere annullata con rinvio l’ordinanza che in presenza di due difensori liquida il compenso spettante a uno solo e poi procede a dividerlo per due dovendosi ritenere violato il diritto di ciascun legale a percepire l’intero compenso laddove i due professionisti hanno presentato parcelle distinte precisando le attività da ricollegarsi alla prestazione del singolo professionista.

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Domiciliazione - Collega di studio - Rispetto del termine lungo - Onere della prova - Avvocati - Ricorso per Cassazione - Nullità - Sussiste - Conforme.
ordinanza 6997, sezione Sesta - 3 del 03-03-2022 (C.p.c. art. 291, 330)

Acquisita formale conoscenza del trasferimento dello studio professionale del difensore, il notificante deve dimostrare di essersi attivato con immediatezza e, comunque, entro un termine ragionevole, a riprendere il procedimento notificatorio, andato poi a buon fine. Il luogo in cui la notificazione del ricorso per Cassazione viene eseguita non attiene agli elementi costitutivi essenziali dell'atto, sicché i vizi relativi alla sua individuazione, pure quando esso si riveli privo di alcun collegamento con il destinatario, ricadono sempre nell'ambito della nullità dell'atto, come tale sanabile, con efficacia "ex tunc", o per raggiungimento dello scopo, a seguito della costituzione della parte intimata (anche se compiuta al solo fine di eccepire la nullità), o in conseguenza della rinnovazione della notificazione, effettuata spontaneamente dalla parte stessa oppure su ordine del giudice ex art. 291 Cpc. La notificazione dell'appello a un avvocato condividente lo studio del difensore della parte ed eseguita presso il domicilio professionale esistente ed eletto al momento della costituzione in giudizio, pur se non inesistente (in quanto effettuata nel domicilio indicato, comune ad entrambi gli avvocati), è nulla, giacché l'atto, viziato per violazione delle prescrizioni dell'art. 330, commi 1 e 3, Cpc, non può ritenersi effettuato in luogo non avente alcun riferimento con il destinatario della notifica, con la conseguenza che il relativo vizio è sanato dalla costituzione in giudizio della parte a cui la notificazione era destinata, a condizione che non sia "medio tempore" passata in giudicato la sentenza impugnata.

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Appello - Dichiarazione di inammissibilità - Spese di giudizio - Compensazione - Ammissibilità - Esclusione - Motivi.
ordinanza 7024, sezione Sesta - 3 del 03-03-2022 (C.p.c. art. 92)

In materia processuale, non si può disporre la compensazione delle spese di lite se l’appello è dichiarato inammissibile. La definizione in mero rito non integra, infatti, i gravi ed eccezionali motivi previsti dalla legge per superare l’applicazione del principio di soccombenza.

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AVVOCATO E PROCURATORE
Oggetto: Compenso del legale d’ufficio - Fattispecie.
ordinanza 7028, sezione Sesta del 03-03-2022

Non si può dimezzare il compenso del difensore d’ufficio che agisce per il suo diritto

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Ammissione al passivo del credito vantato dagli avvocati
Cassazione civile, sez. I, ordinanza 1 marzo 2022, n. 6684

I crediti dei professionisti dovuti per gli ultimi due anni di prestazione hanno privilegio generale sui beni mobili. Il biennio non decorre dalla data della dichiarazione di fallimento, ma dal momento in cui l'incarico professionale è stato portato a termine o è comunque cessato; in caso di plurimi incarichi il termine stesso va riferito al complessivo rapporto professionale. Qualora il cliente abbia conferito al medesimo avvocato più incarichi il limite temporale degli ultimi due anni di prestazione va riferito all’intero rapporto professionale, anche qualora alcune delle fasi processuali si siano svolte anteriormente al limite temporale biennale previsto dall’art. 2751 bis, n. 2, c.c. Laddove l’avvocato abbia assistito il cliente svolgendo attività giudiziale in più gradi di giudizio, ogni prestazione va valutata con riferimento al momento in cui può esserne qualificato il compenso anche alla luce del risultato raggiunto.

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REATI CONTRO L'AMMINISTRAZIONE DELLA GIUSTIZIA
Oggetto: Nocumento agli interessi della parte - Necessità - Nozione - Sussiste
sentenza 8101, sezione Sesta del 07-03-2022 (C.p. art. 380)

Il delitto di patrocinio infedele è un reato di evento e l’aspetto decisivo, ai fini della sua configurabilità, risiede nel fatto che il risultato processuale deteriore per la parte sia causalmente ricollegabile alla condotta del difensore e sia stato da quest'ultimo previsto e voluto, quanto meno nella forma del dolo eventuale, vale a dire dell’accettazione del relativo rischio di verificazione laddove a rilevare non è di per sé l’esito del processo, in ipotesi meno fausto per l’assistito, rispetto alle aspettative o anche a quanto sarebbe stato possibile ottenere con un’assistenza professionale più attenta o più qualificata, dovendosi ritenere il nocumento richiesto per la configurabilità del reato non necessariamente un danno patrimoniale in senso civilistico, bensì il mancato conseguimento di beni giuridici o di benefici, anche solo di ordine morale, che sarebbero potuti derivare dal corretto e leale esercizio del patrocinio legale.

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Amministrazione di sostegno - Compenso dell’avvocato - Intervento del giudice - Sussiste.
ordinanza 7420, sezione Prima Civile del 07-03-2022

In tema di amministrazione di sostegno, l’autorizzazione del giudice tutelare in ordine al compimento di atti di straordinaria amministrazione, da parte dell’amministratore che abbia solo l’esercizio dei poteri di ordinaria amministrazione, va compiuto tenendo conto degli effetti economici dell’atto autorizzato, cosicché in esso rientra anche il patto di compenso - in misura pari ad una percentuale dell’importo liquidato dalla compagnia di assicurazione ed a prescindere dalle tariffe professionali — all’avvocato, che curi l'azione risarcitoria per sinistro stradale che abbia cagionato gravi lesioni alla persona amministrata, ove questa sia priva di altre risorse economiche e con quel risarcimento debba amministrare la propria vita futura, in relazione alle conseguenti disabilità.

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Processo esecutivo - Liquidazione delle spese - Contestazione - Costi sostenuti e quelli successivi - Prova - Necessità
sentenza 7349, sezione Terza del 07-03-2022

Nel processo esecutivo, la parte che contesta la liquidazione delle spese deve provare i costi sostenuti e quelli successivi indispensabili. Una prospettazione articolata costituisce, infatti, preciso onere del creditore soprattutto negli uffici dove le valutazioni sono sostanzialmente forfetizzate.

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AVVOCATO E PROCURATORE
Oggetto: Nomina a difensore - Modello scaricabile da Internet - Accaparramento di clientela - Sussiste
sentenza 7501, sezione Unite del 08-03-2022 (C.d.f. art. 37)

Deve essere sanzionato con l’avvertimento l’avvocato laddove consente che si possa scaricare da un sito web il modello per la sua nomina a difensore configurandosi l’accaparramento di clientela laddove è evidente l’offerta al pubblico della prestazione professionale che ricorre nella presenza della documentazione su Internet.

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Avvocati - Causa - Valore - Su impugnazione di natura processuale - Indeterminabile.
ordinanza 7543, sezione Sesta – 1 del 08-03-2022

Il valore della lite è indeterminabile se l’impugnazione è solo di natura processuale.

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Avvocato e procuratore - Diritto di credito - Prescrizione - Messa in mora - Sollecito di pagamento - Mancata indicazione dell’importo - Individuazione del debitore - Indicazione della prestazione svolta - Effetto interruttivo - Sussiste
ordinanza 7835, sezione Sesta - 2 del 10-03-2022 (C.c. art. 1219, 1362, 2735, 2943 ) (C.p.c. art. 167, 132)

Deve essere cassata con rinvio la sentenza di merito che ha revocato il decreto ingiuntivo ottenuto dall’avvocato nei confronti del cliente sul rilievo che il difensore non aveva compiuto validi atti di interruzione, essendosi limitato a sollecitare il pagamento, dovendosi invece escludersi che l’atto interruttivo debba necessariamente indicare l’importo richiesto in pagamento o l’intimazione ad adempiere, essendo sufficiente anche la mera richiesta scritta di adempimento dell’avvocato, accompagnata, come nel caso in esame, dall’individuazione del debitore e dall’indicazione della prestazione svolta.

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Giudizio - Fase istruttoria per l’esame della relazione dei servizi sociali - Compenso - Sussiste.
ordinanza 7829, sezione Seconda Civile del 10-03-2022

Il legale deve percepire il compenso anche per la fase istruttoria se nel divorzio viene esaminata la relazione dei servizi sociali.

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Inattività delle parti - Estinzione della procedura - Reclamo - Atto endoprocessuale - Deposito telematico - Obbligo - Non sussiste.
sentenza 7877, sezione Unite del 10-03-2022 (C.p.c. art. 630) (D.L. 18.10.2012, n. 179, art. 16 bis)

In conclusione il reclamo di cui al terzo comma dell’articolo 630 Cpc avverso l’ordinanza con cui il giudice dell’esecuzione ha dichiarato estinta la procedura esecutiva per inattività delle parti, ai sensi del secondo comma dell’articolo 630 Cpc, ordinando di procedersi alla cancellazione del pignoramento, non è atto endoprocessuale soggetto alla disciplina dell’obbligatorio deposito telematico, dovendosi dunque ritenere che il reclamo è stato correttamente depositato in cartaceo.

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Avvocati - Disciplinare avvocati - Legale di una snc - Incarico professionale contro un socio receduto - Conflitto di interessi - Esclusione
sentenza 8337, sezione Unite del 15-03-2022

In tema di disciplinare avvocati, il legale della snc non è in conflitto di interessi se assume l’incarico professionale contro il socio receduto. Va esclusa pertanto qualsiasi sanzione disciplinare a suo carico perché il mandato ricevuto dalla società di persone non si estende ai partecipanti alla compagine essendo l’ente dotato di soggettività autonoma.

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Avvocati - Compenso - Giudizio privo dell’udienza sull’istruttoria - Diritto - Sussiste.
ordinanza 8420, sezione Sesta - 2 del 15-03-2022

L’avvocato incassa il compenso per la trattazione della causa anche se non si è tenuta l’udienza sull’istruttoria.

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Giudizio di rinvio - Incremento minimo riconosciuto - Spese di giudizio - Compensazione - Ammissibilità - Esclusione - Pregiudizio del diritto di difesa - Nelle cause di valore esiguo - Configurabilità.
ordinanza 8421, sezione Sesta - 2 del 15-03-2022

In tema di spese processuali, il giudice non può compensare le spese di lite anche se l’incremento riconosciuto nel giudizio di rinvio è minimo. La liquidazione in misura sia pure di poco inferiore al dovuto finisce infatti per pregiudicare il diritto di difesa soprattutto nelle cause di valore esiguo.

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Prestazioni professionali rese dall’esercente la professione forense - Interessi di mora - Decorrenza - Messa in mora - All’esito del procedimento sommario di cui all’articolo 14 del decreto legislativo 150/11 - Sussiste - Dalla data della liquidazione - Non sussiste.
ordinanza 8611, sezione Sesta – 2 del 16-03-2022 (C.c. art. 1224, 1284) (D.Lgs. 01.09.2011, n. 150, art. 14)

Nel caso di richiesta avente ad oggetto il pagamento di compensi per prestazioni professionali rese dall’esercente la professione forense, gli interessi di cui all’articolo 1224 Cc competono a far data dalla messa in mora (coincidente con la data della proposizione della domanda giudiziale ovvero con la richiesta stragiudiziale di adempimento), e non anche dalla successiva data in cui intervenga la liquidazione da parte del giudice, eventualmente all’esito del procedimento sommario di cui all’articolo 14 del decreto legislativo 150/11, non potendosi escludere la mora sol perché la liquidazione sia stata effettuata dal giudice in misura inferiore rispetto a quanto richiesto dal creditore.

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Notifica della cartella di pagamento - Tramite Pec - Senza firma digitale - Validità - Sussiste
ordinanza 8535, sezione Sesta Civile del 16-03-2022 (D.p.r. 29.09.1973, n. 602, art. 26, 25) (D.p.r. 11.02.2005, n. 68, art. 4, 5, 6) (C.c. art. 2697)

Non è illegittima la notifica la cartella di pagamento effettuata via Pec allegando il pdf della cartella originale, senza alcuna firma digitale nel documento informatico.

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Difensore - Compenso - Valore della causa - Ricorso al giudice amministrativo per l’annullamento di un atto illegittimo della pubblica amministrazione - Determinazione degli onorari di avvocato - Scaglione relativo alle cause di valore indeterminabile - Applicabilità - Effetti patrimoniali della vicenda - Irrilevanza - Fattispecie.
ordinanza 8599, sezione Seconda del 16-03-2022 (C.p.c. art. 91, 92)

Ai fini della determinazione degli onorari di avvocato, in base all’articolo 6 della tariffa forense approvata con decreto ministeriale 5 ottobre 1994, numero 585 (applicabile “ratione temporis”), va considerata di valore indeterminabile la controversia introdotta innanzi al giudice amministrativo per l’annullamento di un atto (come, nella specie, di aggiudicazione di un appalto di opere pubbliche), qualora la “causa petendi” della domanda sia l’illegittimità dell’atto stesso e il “petitum” la sua eliminazione, senza che rilevino eventuali risvolti patrimoniali della vicenda, anche se dedotti in via eventualmente alternativa rispetto alla mancata possibilità di ottenere l’invocato risarcimento in forma specifica con la dichiarazione dell’aggiudicazione per effetto dell’annullamento degli atti amministrativi impugnati.

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Credito professionale - Parcella pro forma - Irrilevanza.
ordinanza 8770, sezione Sesta – 2 del 17-03-2022

La parcella pro forma e le fatture già emesse non provano il credito del professionista.

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PROCEDIMENTO DISCIPLINARE - Sanzione - Magistrato - Illecito - Condotta illecita - Omissione comunicazione convivenza con un avvocato - Sussiste - Conforme.
sentenza 8763, sezione Unite Civili del 17-03-2022

Il magistrato, in occasione della presentazione della domanda ai fini dell’incarico direttivo, deve comunicare la situazione potenzialmente rilevante di incompatibilità ex art. 18 ord. giud., precisando che esso sorge quale che sia l’ufficio giudiziario del distretto di appartenenza del magistrato dinanzi al quale viene esercitata la professione forense del convivente.

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AVVOCATO E PROCURATORE
Oggetto: Compenso - Per la verifica delle posizioni processuali - Sussiste.
ordinanza 8870, sezione Sesta - 3 del 18-03-2022 (C.p.c. art. 156, 654)

È sufficiente la verifica delle posizioni processuali a far scattare il diritto dell’avvocato a ricevere il compenso. Ciò perché è di fatto un’attività di trattazione.

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Processo tributario - Spese di giudizio - Compensazione - Peculiarità della lite - Sufficienza - Esclusione - Motivazione specifica - Necessità.
ordinanza 8893, sezione Sesta - T del 18-03-2022

Nel processo tributario al giudice non basta invocare la peculiarità della lite per compensare le spese del giudizio. Le gravi ed eccezionali ragioni, infatti, devono essere espressamente esposte nella motivazione del provvedimento.

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Contenzioso - Spese legali - Sotto il minimo - Non sussiste.
ordinanza 8889, sezione Tributaria del 18-03-2022

Nell’ambito del processo tributario, come già avviene nelle cause civili, il compenso del legale non può scendere sotto i minimi

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PEC: rimessione in termini solo in caso di non imputabilità
Cassazione civile, Sez. VI-3, ordinanza 2 marzo 2022, n. 6912

La mancata notificazione a mezzo PEC va di regola imputata alla mancanza di diligenza del difensore stesso, salvo che non sia rigorosamente dimostrato che il malfunzionamento sia stato causato da un evento esterno imprevedibile o inevitabile con l'ordinaria diligenza.

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Emergenza epidemiologica da Covid-19 - Disciplina emergenziale - Mancata comunicazione delle conclusioni del pubblico ministero alla difesa dell’imputato - Nullità di ordine generale a regime intermedio - Sussistenza
sentenza 10216, sezione Sesta del 23-03-2022 (C.p.p. art. 178, 182) (D.l. 28.10.2020, n. 137, art. 23 bis) (L. 18.12.2020, n. 176)

Nel vigore della disciplina emergenziale pandemica, la mancata comunicazione in via telematica delle conclusioni del pubblico ministero alla difesa dell’imputato, prevista dall’articolo 23bis, comma secondo, del decreto legge 137/20, convertito dalla legge 176/20, integra un’ipotesi di nullità generale “a regime intermedio”, ai sensi dell’articolo 178, comma primo, lettera c), Cpp: ne consegue che, come tutte le nullità d’ordine generale ma non assolute, essa deve essere eccepita, se possibile, prima del compimento del relativo atto o altrimenti immediatamente dopo, vale a dire nella prima occasione utile offerta dal procedimento, tale dovendo ritenersi nel caso specifico la presentazione delle conclusioni scritte da parte del difensore dell’imputato, che ben possono essere rassegnate pur quando il pubblico ministero ometta di formulare le proprie, mentre deve ritenersi tardiva l’eccezione proposta soltanto con il ricorso per cassazione.

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Avvocati - Contratto di telefonia - Dello studio - Mancato inserimento del numero nell’elenco telefonico - Risarcimento del danno - Per perdita di chance - Riconoscimento - Incremento patrimoniale nel periodo considerato - Irrilevanza.
ordinanza 9565, sezione Sesta - 3 del 24-03-2022

In tema di responsabilità civile, la compagnia telefonica deve risarcire all’avvocato il danno da perdita di chance se il numero dello studio non viene inserito nell’elenco. È irrilevante, peraltro, che il professionista abbia ottenuto un incremento di reddito nel periodo considerato perché ciò che va indennizzato è il sacrificio della possibilità di un risultato migliore.

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Processo amministrativo; PAT: no al deposito di documenti senza indicazione dell’oggetto
Consiglio Giustizia Amministrativa per la regione Sicilia, decreto 12 marzo 2022.

Nel regime del processo amministrativo telematico è da stigmatizzare la tecnica di deposito di documenti mediante un mero elenco numerico senza indicazione dell’oggetto di ciascun documento, che costringe il giudice a un defatigante lavoro di apertura dei singoli documenti “alla cieca” con il rischio continuo di errore, si deve ribadire che un “indice” dei documenti, non è, per definizione, un “elenco” meramente numerico, bensì un “elenco ragionato” con specifica indicazione di data e oggetto di ciascun documento, avendo un “indice” la vocazione istituzionale a “indicare”, ossia rendere edotto il lettore, in modo sintetico, del contenuto dei documenti “indicizzati”.

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Cassa forense: le sanzioni della vanno precedute dalla contestazione degli addebiti
(Cassazione civile, Sez. lav., ordinanza 22 marzo 2022, n. 9310)

Anche a seguito della privatizzazione disposta dal D.Lgs. n. 509/1994, l'irrogazione di sanzioni da parte della Cassa nazionale di previdenza e assistenza forense deve essere preceduta dalla contestazione dell'addebito, ai sensi degli artt. 13 e 14, L. n. 689/1981, in quanto, essendo la materia soggetta alla riserva relativa di legge di cui all'art. 23 Cost., la potestà regolamentare riconosciuta agli enti gestori di forme di previdenza obbligatorie dall'art. 4, comma 6-bis, D.L. n. 79/1997 (conv. con L. n. 140/1997), non può comunque derogare alle garanzie dettate dalla citata L. n. 689/1981 in tema di accertamento e preventiva contestazione dell'addebito

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Cassa Nazionale di Previdenza e Assistenza Forense - Crediti inferiori ad euro 2.000,00 - Annullamento del ruolo - Annullamento del credito sottostante - Esclusione
Cassazione civile, sez. VI, 01 Marzo 2022, n. 6767. Pres. Bisogni. Est. Mercolino.

In tema di riscossione dei crediti della Cassa Nazionale di Previdenza e Assistenza Forense a mezzo del ruolo, il suo annullamento per crediti inferiori ad euro 2.000,00 incidendo solo sulla procedura di riscossione - non coincide con l'annullamento del credito sottostante, che potrà essere successivamente azionato dall'ente secondo l'ordinaria procedura. (massima ufficiale)

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Consulenza Tecnica d’Ufficio - Osservazioni delle parti oltre i termini fissati dal giudice - Violazione dell'art. 88 c.p.c. - Incidenza sulle spese di lite - Configurabilità
Cassazione Sez. Un. Civili, 21 Febbraio 2022, n. 5624. Pres. Raimondi. Est. Scrima.

Qualora le contestazioni e i rilievi critici delle parti alla consulenza tecnica d'ufficio, non integranti eccezioni di nullità relative al suo procedimento, come tali disciplinate dagli artt. 156 e 157 c.p.c., siano stati proposti oltre i termini concessi all'uopo alle parti e, quindi, anche per la prima volta in comparsa conclusionale o in appello, il giudice può valutare, alla luce delle specifiche circostanze del caso, se tale comportamento sia stato o meno contrario al dovere di comportarsi in giudizio con lealtà e probità di cui all'art. 88 c.p.c. e, in caso di esito positivo di tale valutazione, trattandosi di un comportamento processuale idoneo a pregiudicare il diritto fondamentale della parte ad una ragionevole durata del processo ai sensi dell'art. 111 Cost. e, in applicazione dell'art. 92, comma 1, ultima parte c.p.c., può tenerne conto nella regolamentazione delle spese di lite. (massima ufficiale)

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Liquidazione spese processuali: non opera (di regola) il limite del valore della domanda
Cassazione con ordinanza n. 10526 del 31 marzo 2022.

Al di fuori delle ipotesi cui si applica l’ultimo comma dell’art. 91 c.p.c., non sussiste il divieto di liquidare, a titolo di spese processuali, un importo superiore a quello oggetto di domanda, se giustificato dalla complessità della lite e delle questioni dibattute o dalla gravosità dell’impegno profuso dal difensore.

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Liquidazione di onorari avvocato per prestazioni civili ex art. 14 d.lgs. n. 150 del 2011 - Ampliamento della domanda rientrante nella competenza del giudice adito - Trattazione sommaria ex art. 702-bis c.p.c. - Impugnazione della decisione - Appello - Proponibilità del ricorso immediato per cassazione - Esclusione - Fondamento
Cassazione civile, sez. II, 25 Febbraio 2022, n. 6321. Pres. Gorjan. Est. Falaschi.

In tema di procedimento speciale di liquidazione di onorari avvocato per prestazioni civili ex art. 14 d.lgs. n. 150 del 2011, qualora sia proposta una domanda (riconvenzionale, di compensazione o di accertamento incidentale) che amplii l'oggetto del giudizio, senza esorbitare dalla competenza del giudice adito, e che, prestandosi ad un'istruzione sommaria, sia trattata con il procedimento di cui all'art. 702-bis c.p.c., la relativa decisione deve essere impugnata con l'appello ai sensi dell'art. 702-quater c.p.c. e non con il ricorso immediato per cassazione, essendo quest'ultimo limitato alle sole controversie rientranti nella previsione del menzionato art. 14 e, dunque, a quelle di condanna del cliente al pagamento delle spettanze giudiziali di avvocato, già previste dall'art. 28, l. n. 794 del 1942. (massima ufficiale)

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Studio associato - Dirottamento della clientela - Verso un nuovo ufficio - Concorrenza - Violazione - Pagamento di una penale - Condanna - Legittimità.
ordinanza 9966, sezione Seconda del 28-03-2022

In tema di concorrenza, il professionista che dirotta la clientela verso il suo nuovo ufficio viola la concorrenza ed è tenuto a pagare la penale allo studio associato. Spetta infatti al convenuto dimostrare che gli assistiti lo hanno seguito nella nuova struttura perché solo lui è in grado di offrire il servizio richiesto.

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Avvocati - Causa - Tributaria - Primo grado di giudizio - Liquidazione di qualche centinaio di euro - Illegittimità.
ordinanza 9836, sezione sesta – T del 28-03-2022 (C.p.c. art. 92)

Il giudice non può liquidare solo qualche centinaia di euro per il primo grado del giudizio. Ma non solo. In caso di ricorso fondato, la soccombenza non può essere disposta solo perché la controparte non si costituisce.

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Notificazioni - Atto consegnato al difensore oltre il termine - Consegna all’ufficio postale nei termini - Tempestività - Cambio di studio del legale - Mancata comunicazione - Notifica al vecchio indirizzo - Successiva notifica al nuovo - Legittimità - Immediatezza - Necessità.
ordinanza 9841, sezione Seconda del 28-03-2022

In tema di notificazioni, è valido l’atto di appello consegnato al difensore dopo la scadenza del termine se il plico è consegnato nei termini all’ufficio postale. Inoltre l’impugnazione tardiva è ugualmente valida quando il legale ha cambiato studio da poco senza dare comunicazione e la parte si attiva con immediatezza.

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RICORSO IN CASSAZIONE
Oggetto: Inammissibilità - Responsabilità processuale aggravata - Assunti difensivi - Eccentrici e nuovi - Rispetto all’apparato argomentativo e motivazionale della sentenza impugnata - Sussiste
ordinanza 10039, sezione Sesta – 3 del 29-03-2022 (C.p.c. art. 96)

Il ricorso di legittimità deve essere dichiarato inammissibile e la parte condannata per abuso del processo laddove ha esercitato in concreto il suo diritto di azione, nonostante il rispetto formale da parte sua del diritto processuale, in termini che si connotano per antigiuridicità, giacché ha prospettato assunti difensivi palesemente eccentrici e nuovi rispetto all’apparato argomentativo e motivazionale della sentenza di cui ha chiesto la cassazione, confezionando un ricorso, la cui inammissibilità non poteva che risultare manifesta sotto i plurimi profili individuati.

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Contratto d’opera professionale - Avvocato - Domande - Distinti diritti di credito - Relativi a un unico rapporto di durata fra le parti - Proponibilità in separati processi - Condizioni - Insussistenza dell’unicità del rapporto - Sussiste
ordinanza 10181, sezione Seconda del 30-03-2022 (C.c. art. 1175, 1375, 2909)

Deve essere esclusa la violazione del divieto di frazionamento abusivo del credito da parte dell’avvocato laddove le pretese monitorie separatamente azionate dal professionista scaturiscano da autonomi e distinti incarichi professionali e che non sia invece possibile affermare che gli stessi abbiano la loro fonte in un unitario rapporto professionale, dovendosi osservare che l’autonomia dei singoli incarichi, correlata alla diversità delle varie cause autonomamente patrocinate dal legale, ed in assenza della dimostrazione di unitario incarico professionale, non consente di ritenere la condotta del professionista contraria a buona fede e correttezza.

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Responsabilità processuale aggravata - Danno da lite temeraria - Risarcimento - Ingiustificata iniziativa dell’avversario - Comune esperienza - Sussiste
ordinanza 10236, sezione Sesta - 3 del 30-03-2022 (C.p.c. art. 96)

In tema di responsabilità processuale aggravata deve ritenersi che «all’accoglimento della domanda di risarcimento dei danni da lite temeraria non osti l’omessa deduzione e dimostrazione dello specifico danno subito dalla parte vittoriosa, che non è costituito dalla lesione della propria posizione materiale, ma dagli oneri di ogni genere che questa abbia dovuto affrontare per essere stata costretta a contrastare l’ingiustificata iniziativa dell’avversario e dai disagi affrontati per effetto di tale iniziativa, danni la cui esistenza può essere desunta dalla comune esperienza.

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Contratto d’opera intellettuale - Avvocato - Difesa in giudizio - Sostituzione in udienza - Esecutore autonomo - Onorario - Non sussiste
ordinanza 10526, sezione Seconda del 31-03-2022 (C.c. art. 2232, 2223)

In tema di difesa in giudizio la figura del sostituto d’udienza può essere qualificata come di esecutore autonomo: non trattasi di un mero “ausiliario”, ma un soggetto dotato di professionalità distinta che tuttavia si esprime e si esaurisce, nell’esecuzione della prestazione principale cui è tenuto il dominus. Ne consegue che deve ritenersi legittimo il diniego dell’onorario laddove l’attività preparatoria, consistita nel ricevimento del cliente e nello svolgimento di una ricerca giurisprudenziale, e la discussione all’udienza sono state spontaneamente intraprese dal sostituto ma non erano state richieste, essendo comunque riconducibili alla diligenza del delegato nell’adempimento dell’incarico, senza arricchire il contenuto di prestazioni ulteriori e distinte, meritevoli di autonoma remunerazione.

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GDPR: ammonito avvocato che non risponde tempestivamente a richiesta di informazioni del cliente

Il provvedimento n. 17 del 27 gennaio 2022 emesso dal Garante per la protezione dei dati personali al fine di sanzionare con un’ammonizione un avvocato ha contestato al detto legale di non aver fornito riscontro entro un mese ad un cliente che chiedeva informazioni su una procedura ai sensi e per gli effetti dell’art. 15 del Regolamento UE n. 2016/679.

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