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giurisprudenza avvocati 28/2/2022

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Giurisprudenza Avvocati (28/2/2022)

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TRIBUTI
Oggetto: Giudizio - Sgravio - Compensazione delle spese con il fisco - Non sussiste.
ordinanza 2963, sezione Sesta - T del 01-02-2022 (C.p.c. art. 96)

Né lo sgravio né il rimborso delle imposte indebitamente pagate salvano l’amministrazione finanziaria dalle spese processuali.

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Sentenza di appello - Atto di precetto notificato da avvocato senza procura - Nullità della sentenza - Rilevabilità d’ufficio in Cassazione.
ordinanza 2991, sezione Sesta - 3 del 01-02-2022

In materia processuale, la Cassazione rileva d’ufficio la nullità della sentenza se il precetto è stato notificato da un avvocato senza procura. Il giudice di secondo grado, infatti, ha pronunciato su un appello che non poteva essere proposto.

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AVVOCATO E PROCURATORE
Oggetto: Onorari professionali - Mail inviata al cliente - Prospetto delle parcelle ancora da pagare - Limite all’importo del compenso - Configurabilità - Esclusione.
ordinanza 3133, sezione Sesta - 3 del 02-02-2022

In tema di onorari professionali, la mail inviata al cliente con il prospetto delle parcelle ancora da pagare non limita l’importo del compenso dovuto all’avvocato. Il documento, infatti, non ha natura confessoria per tutte le prestazioni eseguite essendo riferibile ai soli procedimenti esposti.

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SPESE GIUDIZIALI
Oggetto: Liquidazione degli onorari di avvocato - Scostamento dalla nota spese prodotta - Ammissibilità - Limiti - Obbligo di specificare la motivazione - Sussistenza.
ordinanza 3357, sezione Sesta - T del 03-02-2022

In tema di spese di giudizio, il giudice che liquida gli onorari dell’avvocato è tenuto a specificare perché si discosta dalla nota spese prodotta dal professionista. In ogni caso è esclusa la possibilità di procedere al riconoscimento di una somma del tutto inadeguata o irrisoria rispetto all’attività svolta.

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Responsabilità del professionista - Sussistenza - Domanda di manleva nei confronti della compagnia di assicurazione - Composta da interpretazione del contratto - Interpretazione della polizza per responsabilità professionale - Polizza - Riferimento all’esercizio della professione forense - Responsabilità contrattuale ed extracontrattuale - Garanzia - Sussiste
ordinanza 3288, sezione Terza del 03-02-2022 (C.c. art. 1362, 1363, 1342, 1366, 1370)

Deve essere cassata con rinvio la sentenza d’appello che esclude la manleva dell’assicurazione sulla responsabilità professionale dell’avvocato laddove il riferimento contenuto nella polizza all’esercizio della professione è idoneo a correlare la garanzia allo svolgimento tout court dell’attività professionale e, dunque, sia a fatti inerenti a tale svolgimento sul piano contrattuale sia a fatti inerenti ad esso al di fuori di detto piano e, dunque, sul piano extracontrattuale.

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FALLIMENTO
Oggetto: Spese legali - Istanza che precede l’udienza - Si con titolo esecutivo allegato.
ordinanza 3613, sezione Sesta - 1 del 04-02-2022

Nell’ambito del fallimento le spese legali possono essere chieste poco prima dell’udienza se il titolo esecutivo è allegato alla domanda.

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La condanna per lite temeraria postula la soccombenza totale
Cassazione civile, sez. II, ordinanza 9 febbraio 2022, n. 4212

La responsabilità aggravata ex art. 96 c.p.c. integra una particolare forma di responsabilità processuale a carico della parte soccombente che abbia agito o resistito in giudizio con mala fede o colpa grave, sicché non può farsi luogo all'applicazione della norma quando non sussista il requisito della totale soccombenza per essersi verificata soccombenza reciproca.

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Provvedimento di ammissione al gratuito patrocinio ex d.P.R. n. 115/02 – Natura amministrativa – Sussistenza – Disapplicazione nel giudizio di condanna al pagamento delle spettanze professionali della parte ammessa al beneficio del gratuito patrocinio non revocato nel corso del processo per il quale fu concesso – Esclusione
Cassazione civile, sez. II, 19 Gennaio 2022, n. 1624. Pres. Manna. Est. Carrato.

In tema di patrocinio a spese dello Stato nei processi civili, il potere di disporre la revoca del beneficio spetta solo al giudice del procedimento per il quale vi sia stata l'ammissione, nei soli casi di illegittimità previsti dall'art. 112 del d.P.R. n. 115/2002 e non oltre l'esaurimento del giudizio. Ne consegue che il provvedimento ammissivo del C.O.A., pur avendo natura amministrativa, non può essere disapplicato dal giudice investito della controversia tra difensore e patrocinato per il pagamento dei compensi professionali, non potendosi eludere i limiti imposti dal d.P.R. n. 115/2002, né superare l'intangibilità del provvedimento una volta consolidato. Pertanto, solo l'intervenuta revoca, in via principale, del beneficio consente all'avvocato di richiedere direttamente al cliente il pagamento dei propri compensi professionali. (massima ufficiale)

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L'omessa statuizione sulle spese di lite integra una lesione del diritto costituzionale
Cass. I Sez. n. 651 10/1/2022

L'omessa statuizione sulle spese di lite, integra una lesione del diritto costituzionale, di cui agli artt. 24 e 111 Cost., ad una tutela giurisdizionale effettiva e tendenzialmente completa che contenga una statuizione sulle spese di lite conseguente al "decisum". Infatti, gli artt. 91-98 c.p.c., stabilendo un obbligo officioso del giudice di provvedere sulle spese del procedimento, hanno natura inderogabile e, in correlazione con l'art. 112 c.p.c., esprimono il principio, che costituisce un cardine della tutela processuale civile, della corrispondenza, necessaria e doverosamente completa, tra le domande delle parti e le statuizioni giudiziali.(Nella specie la S.C. ha ritenuto sussistente il vizio di omessa pronuncia della sentenza impugnata che, nell'accogliere integralmente la domanda di annullamento del decreto di espulsione, aveva omesso ogni statuizione sulle spese di lite).

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Avvocato - Attività stragiudiziale per evitare il fallimento - Natura unitaria dell'incarico e liquidazione del compenso
Cassazione civile, sez. II, 18 Gennaio 2022, n. 1467. Pres. Di Virgilio. Est. Bellini.

L'attività professionale dell'avvocato, che si traduca in un complesso di accordi singoli che abbiano consentito alla cliente di evitare l'imminente fallimento, deve essere valutata alla luce del criterio dettato al punto 4 della tabella relativa alla assistenza in procedure concorsuali giudiziali e stragiudiziali del Decreto n. 585/1994 e non attraverso una valutazione frazionata dell'attività prestata.

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Recesso cliente: il compenso dell’avvocato è proporzionale all’attività svolta
Cassazione civile, sez. II, ordinanza 28 febbraio 2022, n. 6465

In materia di prestazioni professionali, il recesso del cliente, giustificato o meno, non incide sulla determinazione della misura del compenso, se non nel senso che esso è dovuto non per tutta l'opera commessa, ma solo per l'opera svolta. Sicché, in caso di pattuizione forfettaria del corrispettivo, correttamente la parte di esso spettante per le prestazioni rese alla data del recesso viene determinata in misura proporzionale rispetto all'intero compenso.

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Due avvocati, solo uno a “rischio sanitario”: respinta l’istanza di partecipazione all’udienza da remoto
Consiglio di Stato, sez. IV, decreto 25 febbraio 2022, n. 336

Deve essere respinta un’istanza di partecipazione all’udienza pubblica mediante collegamento da remoto in un caso in cui la parte appellata era costituita con il disgiunto patrocinio di due avvocati, ma solo per uno dei quali è stata dedotta la sussistenza di una situazione di “rischio” sanitario.

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AVVOCATO E PROCURATORE
Oggetto: Onorari professionali - Liquidazione da parte del giudice - Contestazione - Prova della maggiore attività svolta - Necessità.
sentenza 3702, sezione Seconda del 07-02-2022

In materia di onorari professionali, l’avvocato che contesta i compensi liquidati dal giudice deve provare la maggiore attività svolta. Non basta, pertanto, la presentazione della parcella perché anche una contestazione generica del cliente investe il giudice del potere di verificare il quantum dovuto al legale.

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AVVOCATO E PROCURATORE
Oggetto: ONORARI - PRESTAZIONI PROFESSIONALI - Parcella - Presunzione di veridicità - Sussiste
sentenza 3896, sezione Seconda del 08-02-2022 (L. 13.06.1942, n. 794, art. 1)

La parcella dell’avvocato costituisce una dichiarazione unilaterale assistita da una presunzione di veridicità, in quanto l’iscrizione all’albo del professionista è una garanzia della sua personalità: ne consegue che le poste o le voci in essa elencate, in mancanza di specifiche contestazioni del cliente, non possono essere disconosciute dal giudice.

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Giudizio di legittimità - Ricorso che sostiene una tesi “impensabile” - Abuso del processo - Configurabilità - Condanna al pagamento di una somma - In favore della controparte - Legittimità.
ordinanza 4430, sezione Terza del 11-02-2022 (C.p.c. art. 96, comma 3)

Nel giudizio di legittimità va condannato per abuso del processo chi presenta un ricorso in Cassazione fondato su una tesi che la stessa Corte di legittimità definisce “impensabile”. La sentenza di merito, infatti, non può essere definita nulla se nel fascicolo d’ufficio manca il dispositivo sottoscritto dal presidente.

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SPESE GIUDIZIALI
Oggetto: Liquidazione Spese per consulenza tecnica di parte - Ripetibilità - Sussiste
ordinanza 4509, sezione Sesta - 3 del 11-02-2022 (C.p.c. art. 92 92, 201)

Le spese sostenute per la consulenza tecnica di parte, la quale ha natura di allegazione difensiva tecnica, rientrano tra quelle che la parte vittoriosa ha diritto di vedersi rimborsate, a meno che il giudice non si avvalga, ai sensi dell’articolo 92, primo comma, Cpc, della facoltà di escluderle dalla ripetizione, ritenendole eccessive o superflue, dovendosi ricordare che fra le spese processuali che la parte soccombente è tenuta a rimborsare rientrano, non solo quelle effettivamente già sostenute dalla parte vittoriosa, ma anche quelle dalla medesima ancora dovute, sebbene all’atto della condanna in suo favore, essa non ne abbia ancora compiuto il pagamento.

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Onorari professionali - Accordo con un cliente - Riduzione in vista di ulteriori incarichi - Mancata assegnazione - Risarcimento del danno - Per responsabilità precontrattuale - Configurabilità.
sentenza 4715, sezione Seconda del 14-02-2022 (C.c. art. 1337)

In tema contratto d’opera professionale, va risarcito l’avvocato che stipula un accordo con un cliente accettando onorari ridotti in vista di ulteriori incarichi se questi non sono mai assegnati. In questo caso, infatti, è configurabile un’ipotesi di responsabilità precontrattuale perché l’articolo 1337 del codice civile si applica non solo in caso di rottura ingiustificata delle trattative ma anche se l’accordo concluso risulta pregiudizievole.

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SPESE GIUDIZIALI
Oggetto: Liquidazione - Liquidazione in modo globale di spese, competenze e onorari - Non sussiste
ordinanza 5264, sezione Sesta - 2 del 17-02-2022 (C.p.c. art. 91, 92)

La liquidazione delle spese processuali non può essere compiuta in modo globale per spese e competenze di procuratore e avvocato, dovendo invece essere eseguita in modo tale da mettere la parte interessata in grado di controllare se il giudice abbia rispettato i limiti delle relative tabelle e così darle la possibilità di denunciare le specifiche violazioni della legge o delle tariffe.

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MISURE CAUTELARI PERSONALI
Oggetto: Richiesta di revoca o sostituzione della misura - Obbligo di notifica alla persona offesa o al difensore - Utilizzo della posta elettronica certificata - Legittimità - Ragioni
sentenza 5758, sezione Sesta del 17-02-2022 (C.p.p. art. 299, 310) (C.p.p. art. 152, 299) (D.lgs. 07.03.2005, n. 82, art. 48) (D.lgs. 13.12.2017, n. 217, art. 65) (D.l. 14.12.2018, n. 135) (L. 11.02.2019, n. 12)

in tema di misure cautelari, ai fini della ammissibilità della richiesta di revoca o di sostituzione del provvedimento applicato nei procedimenti per reati commessi con violenza alla persona, è valida la notifica tramite posta elettronica effettuata, ai sensi dell’art. 299, comma 4-bis, cod. proc. pen., dal difensore dell’imputato a quello della persona offesa, essendo l’utilizzo di tale mezzo giustificato dalle esigenze di celerità della trattazione dell’istanza “de libertate” e privo di incompatibilità sistematiche con le disposizioni del processo penale telematico, in quanto rende effettive le facoltà processuali riconosciute alla parte, senza sacrifici per altri interessi contrastanti, dovendosi osservare che la notificazione a mezzo posta elettronica certificata sia ammissibile nei rapporti tra le parti in quanto equiparabile alla notificazione a mezzo posta a norma dell’articolo 48 del decreto legislativo 82/2005 (Codice dell’amministrazione digitale), come sostituito dall’articolo 33 del decreto legislativo 235/10, perché non incompatibile con la mancata attuazione del processo penale telematico in quanto mezzo idoneo ad assicurare, come la raccomandata postale, l’identificazione del mittente e l’avvenuta ricezione dell’atto.

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CONTRATTI D'OPERA
Oggetto: Contratto d’opera intellettuale - Diritto al compenso - Contestazione - Conferimento dell’incarico - Qualsiasi forma idonea a manifestare la volontà -Prova a carico del professionista - Sussiste
ordinanza 5363, sezione Seconda del 18-02-2022 (C.c. art. 2946, 2935, 2727, 2729)

Presupposto essenziale e imprescindibile dell’esistenza di un rapporto di prestazione d’opera professionale, la cui esecuzione sia dedotta dal professionista come titolo del suo diritto al compenso, è l’avvenuto conferimento del relativo incarico, in qualsiasi forma idonea a manifestare, chiaramente ed inequivocabilmente, la volontà di avvalersi della sua attività e della sua opera, da parte del cliente convenuto per il pagamento di detto compenso, con la conseguenza che la prova dell’avvenuto conferimento dell’incarico, quando il diritto al compenso sia dal convenuto contestato sotto il profilo della mancata instaurazione di un simile rapporto, grava sull’attore e compete al giudice di merito valutare se, nel caso concreto, questa prova possa o no ritenersi fornita, sottraendosi il risultato del relativo accertamento, se adeguatamente e coerentemente motivato, al sindacato di legittimità.

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SPESE GIUDIZIALI
Oggetto: Presenza di vizi della cosa venduta - Segnalazione solo dopo ripetute richieste di adempimento - Responsabilità processuale aggravata - Configurabilità.
ordinanza 5558, sezione Seconda del 21-02-2022 (C.p.c. art. 96)

In tema responsabilità processuale aggravata è legittima la condanna per abuso del processo se la presenza di vizi della merce è segnalata solo dopo ripetute richieste di saldo. Il considerevole intervallo trascorso tra la domanda di pagamento e la richiesta di riduzione del prezzo integra infatti una negligenza che giustifica la condanna al risarcimento oltre al pagamento delle spese di giudizio.

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Procura alle liti - Conferita dal legale rappresentante di una società - Validità anche in proprio per la persona che firma - Sussistenza - Motivi.
ordinanza 5754, sezione Terza del 22-02-2022

In materia processuale, la procura alle liti conferita dal legale rappresentante di una società vale anche in proprio per la persona che ha firmato l’atto. Il principio del giusto processo, infatti, impone di discostarsi da interpretazioni formalistiche suscettibili di ledere il diritto di difesa e frustrare lo scopo stesso del giudizio che è quello di giungere a una decisione di merito.

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Avvocati - Onorari professionali - Accordo con il cliente - Pagamento orario del compenso - Frazioni di ora - Diritto al pagamento intero - Esclusione - Prova a carico del professionista - Sussistenza.
ordinanza 5892, sezione Seconda del 23-02-2022

In tema di compensi professionali, l’avvocato che pattuisce onorari a tempo non ha diritto al pagamento del compenso intero per le frazioni di ora. Spetta, pertanto, al legale fornire la prova che l’accordo con il cliente prevede la medesima tariffa anche per prestazioni di minore durata.

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Avvocati - Patrocinio a spese dello Stato - Revoca - Per responsabilità processuale aggravata - Sussiste.
ordinanza 6015, sezione Prima Civile del 23-02-2022

Il patrocinio a spese dello Stato può essere revocato dal giudice qualora i motivi proposti non hanno alcuna chance di portare alla vittoria.

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NOTIFICAZIONE - DELLA SENTENZA IMPUGNATA - LUOGO DI NOTIFICAZIONE - PRESSO IL PROCURATORE COSTITUITO - Decorrenza del termine breve per l’impugnazione - Notificazione della sentenza presso il domiciliatario anziché nei confronti del procuratore costituito - Validità - Fondamento.
ordinanza 6136, sezione Sesta - 1 del 24-02-2022 (C.p.c. art. 325, 737, 742 bis)

La notifica della sentenza eseguita nei confronti del procuratore della parte o della parte presso il suo procuratore, nel domicilio eletto o nella residenza dichiarata, vale a far decorrere il termine breve quando vi sia espressa menzione - nella relata di notificazione - del procuratore quale destinatario valendo ad indicare la direzione della notifica al difensore il cui nominativo risulti dall’epigrafe della sentenza notificata, in ragione della competenza tecnica del destinatario nella valutazione dell’opportunità della condotta processuale più conveniente da porre in essere ed in relazione agli effetti decadenziali derivanti dall’inosservanza del termine breve di impugnazione, risultando in modo univoco rivolta all’indicato fine acceleratorio e percepibile come tale dal destinatario: ne consegue che deve dichiararsi inammissibile l’appello proposto oltre il termine breve laddove la notifica della sentenza di primo grado effettuata con modalità telematica alla parte presso l’avvocato all’indirizzo pec estratto dal pubblico registro Ini-Pec è idoneo a far decorrere il termine di impugnazione ex articolo 325 Cpc

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Avvocati - Antistatario - Giudizio di appello - Riforma della decisione di primo grado - Condanna del professionista al pagamento delle spese - In solido con la parte - Legittimità - Esclusione.
ordinanza 6225, sezione Sesta - 3 del 24-02-2022

L’avvocato antistatario non può essere condannato a pagare le spese di lite in solido con la parte se la sentenza è riformata in appello. Il professionista, infatti, può essere convenuto in giudizio solo per la restituzione di quanto percepito nel corso del giudizio di primo grado.

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Liquidazione al di sotto del minimo dei parametri forensi - Omnicomprensiva e unitaria - Mancata distinzione delle singole fasi di giudizio - Illegittimità - Contrarietà al decoro e alla dignità professionale del difensore - Sussiste
ordinanza 6318, sezione Sesta – T del 25-02-2022 (C.c. art. 2233) (C.p.c. art. 92) (D.m. 10.03.2014, n. 55, art. 1)

La sentenza d’appello deve essere cassata con rinvio perché è erronea nonché lesiva dei minimi tariffari e del decoro e della dignità professionale del difensore (articolo 36 della Costituzione) una liquidazione omnicomprensiva, unitaria e non specifica dei diritti per ciascuna delle fasi del giudizio di merito e la condanna alle spese è priva di qualsiasi specificazione relativa alle singole voci liquidate.

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Avvocati - Compenso - Attività di studio - Recesso del cliente - Percentuale della parcellaSussiste.
ordinanza 6465, sezione Seconda Civile del 28-02-2022 (C.c. art. 2337)

L’avvocato ha diritto a solo una quota del compenso pattuito quando il cliente ha esercitato il recesso dal contratto prima dell’inizio del giudizio. La parcella dev’essere proporzionale alle attività svolte.

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Avvocati - Avvocato stabilito - Cancellazione dall’albo - Esercizio abusivo della professione - Configurabilità - Motivi.
sentenza 7079, sezione Sesta del 28-02-2022 (C.p. art. 348)

Scatta l’esercizio abusivo della professione per il legale che opera dopo essere stato cancellato dall’albo degli avvocati stabiliti. La sussistenza di un titolo abilitante conseguito nel Paese di origine costituisce precondizione per l’esercizio dell’attività in Italia.

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